Il campionato 2007/2008, disputato in serie A1, vede gli ingressi dei nuovi stranieri Max Castrogiovanni (fratello del più noto pilone della nazionale italiana), Paul Boston (ex nazionale scozzese), Adam Corcoran (dal Nottingham, prima divisione inglese), Timothy Cook (italo/sudafricano ingaggiato grazie all’intermediazione del Fogolar Furlan di Durban) e dei nuovi italiani Flagiello e Baldo (da Rovigo), Cremascoli (da Calvisano) e Colaiuda (da L’Aquila). La stagione si conclude con un onorevolissimo ottavo posto che consente una posizione di tranquilla salvezza.
Allo stesso modo, forse un po’ più faticosamente, si conclude il campionato di serie A1 2008/2009, che, alla guida del tecnico Marzio Zanato e con Alberto Giacomini confermato capitano, vede protagonisti più o meno gli stessi giocatori, con l’abbandono di Corcoran e Giacoponi e l’arrivo del neozelandese Elisara nella truppa degli stranieri; vi è inoltre la sostituzione degli italiani Baldo, Solimeo, Zullo, Zanella e Calcagno con Montani, i due Simionato, Lo Schiavo, Fagnani, Giannangeli, Pucillo, Zampiron e l’italo sudafricano Robuschi. Roberto Bertetti passa al Petrarca Padova in top ten, mentre Ermes De Bellis ed Ivan De Spirt appendono le scarpe al chiodo.
Anche la stagione 2009/2010 vede l’Udine Rugby in serie A1, questa volta guidata da Federico Dalla Nora ed Andrea Muraro (entrambi ex Petrarchini e nazionali); la truppa dei giocatori udinesi viene arricchita dal rientro di Luca Vigna e dai i prodotti del vivaio Luca Bombonati, Sebastiano Folla, Jacopo Munaro, Kenny Copetti, Vittorio Conti e Francesco Bolzonella. Da Treviso arrivano Codo, Gerini, Gobbo, Bosco e De Nardi, mentre dalla regione giungono ad Udine Perini, Girelli, Sindoni e Scaviolo.
Gli stranieri sono il sudafricano Chris Du Plessis, il neozelandese Robbie Kydd, l’inglese Michael Hayward ed i gallesi Gareth Wynne e Glenn Slater. La squadra gioca un rugby spumeggiante, ma in partita non riesce sempre a cogliere i frutti della grande mole di lavoro; il campionato si conclude tuttavia con la salvezza raggiunta alla terzultima giornata.
Il campionato 2010/2011 è sofferto fino alla fine; la squadra, guidata sempre da Federico Dalla Nora, si arricchisce delle prestazioni dei nuovi giovani italiani Giovanni Marchetto e Carlo Mazzini (da Padova), Antonio Rea, Giacomo Sala, Mattia Merlo e dei due friulani Matteo De Paoli e Nicola Furlan (da Pordenone).
Comincia il massiccio inserimento dei giovani del vivaio, dal momento che fanno il loro ingresso in prima squadra Filippo Ciriani, Simone Pisano, Mattia Barella, Simone Galluzzo, Matteo Morandini, Andrea Milanese, Gregorio Beltrame ed Enrico Macor. Gli stranieri sono il confermato sudafricano Chris Du Plessis, l’argentino Guido Danil, l’inglese Tyle Stimpson ed il nazionale rumeno Sergiu Ursache. La salvezza viene raggiunta all’ultima giornata.
Il campionato 2011/2012 porta un risultato storico, atteso che, con il suo quinto posto assoluto, l’Udine Rugby ha conseguito il miglior piazzamento di sempre nella sua storia; la squadra, guidata per il terzo anno consecutivo da Federico Dalla Nora, si arricchisce delle prestazioni dei nuovi giovani italiani Alberto Marconato, Elia Biasuzzi, Giovanni Venturato e Nicolò Francescutti (dalla Benetton Treviso) nonché dello spilimberghese Enrico Avoledo; rientrano a Udine Matias Massafra, Rossano Fagnani, Jacopo Gobbo e Riccardo Robuschi.
Gli stranieri, oltre a Matias Massafra, sono i confermati Chris Du Plessis e Sergiu Ursache, nonchè il neozelandese Sam McIvor. Con l’ingresso nella rosa della prima squadra di altri prodotti del vivaio come Enrico Sabot, Giacomo Venier, Fabrizio Pisano, Ludovico Sturma, Mattia D’Anna, Bartolomeo Rossi, Guido Tosolini, Tiziano Godina, Stefano Dri e Filippo Di Primio, si può affermare che, all’epoca, oltre il 70% dei giocatori della prima squadra dell’Udine Rugby è prodotto locale.
La fantastica stagione 2011/2012 è completata dal secondo posto nel campionato interregionale di categoria dell’under 23, guidata dal triestino Maurizio Teghini e dalla splendida cavalcata dell’under 20 di Matteo Pevere ed Andrea Bonanni, vincitrice del suo campionato e fermatasi sulla soglia delle semifinali scudetto.
La stagione 2012/2013 si disputa sotto la guida del tecnico neozelandese Craig Green, ex giocatore degli All Blacks, ex giocatore e tecnico (scudettato) della Benetton Treviso ed ex tecnico delle Nazionali Giovanili, il quale, coadiuvato da Maurizio Teghini, imprime alla giovane squadra un gioco veloce ed appassionante. Pur con la conferma nella rosa di un gruppo sempre maggiore di giovani del vivaio, la squadra centra il sesto posto assoluto. Gli stranieri sono l’argentino Damian Montorfano ed il confermatissimo rumeno Sergiu Ursache, che grazie anche alle prestazioni nell’Udine, viene convocato nella nazionale del suo paese. L’entusiasmante stagione viene completata dal secondo posto nel campionato dell’under 23, guidata dal triestino Daniele Riva e dalla conferma dell’under 20 di Matteo Pevere ed Andrea Bonanni, ancora vincitrice del suo campionato e fermatasi sulla soglia delle semifinali scudetto.
Nelle stagioni 2013/2014 e 2014/2015, sotto la guida rispettivamente dei tecnici Fedrigo, Teghini, Dalla Nora e Muraro, avvicendatisi in quegli anni, la squadra udinese si è ulteriormente consolidata nel novero delle squadre di alto livello, mantenendo il suo posto nella serie A e conseguendo importanti risultati sia con la squadra cadetta di Vecchiutti (promossa in serie C1), sia con l’under 18 di Pevere e Bonanni, sempre vincitrice nel campionato interregionale e semifinalista nella fase a gironi di quello nazionale. Sono gli anni in cui giungono a Udine Nicola Corbanese ed Amedeo Di Pietro (poi anche capitani), Federico Curtolo. E sono gli anni in cui si affaccianio alla ribalta i giovani che costituiranno poi l’ossatura della prima squadra: Dan Groza, Riccardo Zorzetto, Riccardo Gerussi, Pietro Rigutti, Giovanni Sabot, Francesco Barella e altri. Tra gli stranieri cè anche l’anglo-sudafricano Jarryd Harris, talentuoso e potente numero 8, penalizzato da troppi infortuni.

Amedeo Di Pietro
La stagione 2015/2016 si apre con l’importante novità della riunificazione della Rugby Udine e della Leonorso, che danno vita alla Rugby Udine Union FVG, nome sotto il quale si identifica oggi il principale Club regionale, erede per titolo dei pionieri del 1928. La formazione di serie A è guidata da Maurizio Teghini ed Andrea Muraro e, grazie all’apporto del neozelandese Robbie Flynn, già Baby Black, disputa un ottimo torneo.

Robbie Flynn
La squadra cadetta, allenata da Luca Mion, dotata di una rosa che riunisce sotto lo stesso stemma le due formazioni udinesi che l’anno precedente avevano disputato la serie C, annovera tra le sue fila Giovanni Piani, Jacopo Munaro, Alessandro Narduzzi, Marco Peresano, Josè Colabelli, Giona Toffoletti, Andres Saro, Maximilian Heinz, Simone Dolzan, Enrico Navarra, Mattia Not e Alessandro Cibin, provenienti dalla Leonorso (ma alcuni ex Rugby Udine), nonché, provenienti dal vivaio Rugby Udine, i vari Mattia Barella, Francesco Mezzavilla, Giuliano Marani, Francesco Braccagni, Marco Pignolo, Ariel Lanza, Alberto Passon, Davide Vescovo, gli “sloveni” Ivan Maniacco, Jan Paulin e Gabriele Tercic e il “royal marine” Matthew Cook, anglo-sudafricano e fratello di quel Tim che aveva indossato il bianconero fino al 2008. I cadetti conservano tranquillamente il loro posto in serie C1, mentre l’under 18 di Matteo Pevere, Andrrea Bonanni e Matias Merlo, che si presenta ai nastri di partenza con ben due formazioni, conclude bene la stagione con la prima e porta a termine con fatica, ma con soddisfazione, anche l’annata della seconda squadra.
Nella stagione 2016/2017 la formazione di serie A viene affidata all’australiano Alan Edmond che, nei pochi mesi di permanenza (è costretto a lasciare per motivi familiari) conferisce alla squadra un atteggiamento offensivo assai efficace ed una buona attitudine alla difesa. Il prosieguo della stagione, che si conclude con l’ennesima meritata salvezza, è gestito da Federico Dalla Nora, rientrato nel Club dopo la partenza di Edmond.