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Serie A, niente di nuovo per la Union. Partita sempre in equilibrio, ma, per un paio di episodi sfortunati, a vincere è il Vicenza (10 a 20).

Pietro Rigutti della Rugby Udine

La cronaca

Niente di nuovo, neanche sotto il sole di Aprile. Durante tutta questa difficile stagione la Rugby Udine Union FVG ha sempre giocato alla pari con tutti, ma non ha vinto quasi mai. E’ successo anche oggi contro i Rangers Vicenza della stella Mirco Bergamasco (che in realtà non ha brillato). Partita sempre in equilibrio, decisa da un paio di episodi sfortunati, ma anche, forse, da una tenuta atletica che non consente ai bianconeri di essere lucidi e competitivi per tutti gli 80 minuti.

E’ Vescovo ad inaugurare il tabellino al 4′ su piazzato. Udine sembra in palla e le fiammate dei suoi trequarti (con il solito Rigutti in grande evidenza) lasciano sempre il segno. Ma un banale errore di ricezione su un calcio a seguire dei veneti risulta fatale: sul rimpallo l’ovale finisce a Biasolo, che apre al largo finché il pallone arriva a Franchini, che vola in meta. Cipriani trasforma. La stessa apertura biancorossa allunga su piazzato al 31′ e al 38′ e Vicenza va al riposo in vantaggio 3 a 13.

Nella ripresa l’ossigeno comincia a scarseggiare per entrambe le squadre e la partita, piuttosto fallosa fin da subito, si incattivisce. All’8′ si scatena una rissa generale, che non può non avere conseguenze: rosso diretto per il friulano Macor ed il vicentino Stanica.

Ritornata la calma, Udine accorcia le distanze. Vescovo raccoglie un pallone al volo e si insinua nella difesa ospite, impegna tre uomini e serve Rigutti. L’ovale rimpalla, ma per una volta la fortuna sorride ai bianconeri. L’ala friulana si incolla il pallone al petto e sprinta fino quasi al centro dei pali per la facile trasformazione dello stesso Vescovo.

Nell’ultimo quarto di gara, però, Udine va in sofferenza. Le energie crollano e la mischia, che fino ad allora era stata dominante, comincia a fare acqua. Vicenza non fa nulla di trascendentale, se non aspettare con pazienza il momento opportuno. Allo scoccare del 40′, dopo una raffica di percussioni degli avanti veneti, il muro bianconero cede e arriva la meta del pilone Cenghialta, trasformata dal quasi infallibile Cipriani per il definitivo 10 a 20.

Il tabellino

Udine (UD), Stadio “Otello Gerli” – domenica 8 aprile 2018
Rugby Udine Union FVG Srl ssd vs Rangers Rugby Vicenza Asd 10-20 (3-13)

Marcatori: primo tempo: 4′ cp Vescovo (3-0); 26′ m Franchini tr Cipriani (3-7); 31′ cp Cipriani (3-10), 38′ cp Cipriani (3-13);
secondo tempo: 58′ m Rigutti tr Vescovo (10-13), 80′ m Cenghialta tr Cipriani (10-20).

Rugby Udine Union FVG: Vescovo, Zorzetto (st. 5′ Ciprian), Marconato, Muzzi (st. 43′ Gerussi), Rigutti, Bombonati (Cap), Barella (2t 41′ Balzi), Picchietti T., Properzi Curti, Morandini (st. 55′ Menegaldo), Bagolin (st. 72′ Giannangeli), Macor (Vice cap), Morosanu, Rugger (st. 60′ De Donà), Picchietti R (st. 46′ Del Tin).
Allenatore: Dwyer.

Rangers Rugby Vicenza: Montenegro, Franchini, Andreotti, Bergamasco, Biasolo (st. 60′ Camponogara), Cipriani, Van Stadenn (st. 60′ Meneghello), Torregiani, Santinello, Piantella (st. 42′ Folco), Stanica, Nicoli (st. 72′ Peron), Messina (st. 69′ Furegon), Cardoso (st. 80′ Speggiorin), Cenghialta.
A disposizione: Zatton, Zimello.
Allenatore: Cipriani.

Arbitro: Frontini (Le).
AA1: Bellinato (Tv).
AA2: Carro (Tv).
Calciatori: Vescovo 2/3, Cipriani 3/4.
Cartellini: 37′ giallo Picchietti R., 48′ rosso Macor e Stanica.
Note: giornata calda e soleggiata. 150 spettatori.
Punti conquistati in classifica: Rugby Udine Union FVG: 0, Rangers Rugby Vicenza: 4.
Man of the match: Properzi Curti.

Le altre formazioni bianconere

La giornata odierna è iniziata con il match di C1 dei Cadetti, che contro un malcapitato Monselice si sono imposti con un eloquente 80 a 0. Soddisfazione anche per l’Under 18, che si impone sull’Oderzo per 22 a 17, e per l’Under 16 che vince 24 a 21 a Selvazzano. Infine l’Under 14, sabato, ha dovuto cedere al Conegliano per 75 a 43.

Per l’Ufficio Stampa: Piergiorgio Grizzo[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Pietro Rigutti