Udine batte il Paese (29 a 18), conquista 5 punti e compie un considerevole balzo in avanti nella corsa verso la salvezza.
Nella foto: il terza linea Enrico Macor.
Non è stata ancora la partita perfetta, ma senza dubbio la prestazione migliore della Udine FVG nella stagione in corso. Una vittoria netta, convincente, 4 mete segnate 5 punti in saccoccia contro il Paese, quarta forza di questo Girone 2 della Serie A.
La cronaca
Udine parte subito in quarta (e non è una novità) e dopo una bella azione corale va in meta già al primo minuto con una travolgente galoppata di Gerussi. Paese replica dopo un quarto d’ora con un piazzato di Zanatta, che punisce un fuorigioco bianconero, ma è di fatto l’unica volta in cui i trevigiani (che dal 18′ restano anche in inferiorità numerica per un giallo a Geromel) si affacciano nella metà campo dei padroni di casa.
Al 28′ la meta capolavoro dei bianconeri: un’azione elementare, una giocata dei trequarti da prima fase, ma eseguita con un tempismo perfetto, che mette Flynn nel corridoio giusto per sprintare fino nell’area avversaria. Subito dopo è lo scatenato Gerussi che viene bloccato sulla via della meta perché con lo scarpino sfiora la linea del fuori. L’ala bianconera non si fa però scappare l’occasione al 36′: un and under di Tarantola non viene raccolto al volo dai veneti e dalla baraonda esce lo stesso Gerussi, che vola in mezzo ai pali. La ripresa si apre con un’altra magia di Flynn che infila un buco esterno e conclude nell’area trevigiana.
Poi, sul 24 a 3, Udine un po’ si adagia. Due mete della seconda linea Xhafa ed un piazzato di Zanatta portano sotto il Paese in modo preoccupante (e a metà ripresa Udine resta anche senza Marconato per dieci minuti), in tribuna il pubblico rumoreggia, ma in campo la squadra dimostra coraggio e determinazione. Sul 24 a 18 una punizione facile da realizzare viene calciata in touche per cercare la meta, una scelta rischiosissima, che però si risulta giusta. Da penaltuoche il pacchetto spinge Picchietti in area per schiacciare la quinta meta, quella che fissa il punteggio sul 29 a 18.
Per l’Ufficio Stampa: Piergiorgio Grizzo