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Prendiamo in prestito la parola d’ordine che Ricky Robuschi, coach insieme ad Eugenio D’Andrea della nostra Under 16, ha coniato per la stagione della sua squadra, ed estendiamola a tutte le squadre del club.
Per la Udine Union FVG quella appena iniziata sarà una stagione interlocutoria, o forse sarebbe meglio dire l’anno zero. La società è impegnata nel consolidare la propria struttura con l’innesto di nuove risorse umane e finanziarie, ma soprattutto è concentrata anima e corpo nella realizzazione dei nuovi campi che stanno nascendo in via Valente. Un’opera imponente, che finalmente darà al club una sede adeguata per gli allenamenti e la vita settimanale. Il nuovo “quartiere generale” del rugby cittadino, “conditio sine qua non” per dare nuovo impulso a tutto il movimento.
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Il First XV è al centro di un progetto ambizioso, che vuole puntare ad un salto di qualità (e magari di categoria) nel medio termine, ma con una squadra costituita al novanta per cento di atleti made in Friuli Venezia-Giulia. Siamo, quindi, di fatto, all’inizio di un nuovo ciclo; pertanto ci può stare ogni tanto qualche svarione come quello di domenica con il Vicenza.
La riforma dei campionati in corso e la sospensione delle retrocessioni per la stagione 2017-’18 sembra davvero provvidenziale. Servirà a giocare, a maturare esperienza, ad allargare e consolidare la rosa senza la pressione del risultato ad ogni costo. L’importante è “WIN OR LEARN“. Se non si riesce a vincere, dopo aver dato tutto, almeno si riesca a fare tesoro delle sconfitte, che spesso portano con sé insegnamenti preziosi.
Lo stesso vale per la squadra cadetta, indispensabile “palestra” per chi si prepara alla prima squadra, ma anche opportunità per molti di continuare a vestire la maglia bianconera sentendosi parte attiva di un progetto. Domenica in C1 la cadetta, “saccheggiata” dal First XV, è incappata in una brutta sconfitta con il Conegliano. Poco male, verranno domeniche migliori.
L’Under 16 ha perso malamente nell’ultima partita del barrage per l’accesso al girone Elite contro la Benetton Treviso, alla Ghirada, si è giocata una partita a senso unico. “Il nome e il blasone della Benetton – è il commento di coach Robuschi – ha forse spaventato i nostri ragazzi, che hanno molta strada da fare, sia tecnicamente e tatticamente, che sopratutto nel approccio mentale a partite di questo genere”.
“Win or learn sarà il nostro motto quest’anno – continua – il barrage è stato impegnativo, ma molto formativo per i ragazzi, che per la prima volta dovevano gestire la pressione del risultato per il prosieguo della stagione . Purtroppo qualche infortunio di troppo nei ruoli chiavi e poca freddezza ha un po’ fermato l’ottimo cammino che era iniziato con il Casale.
L’Under 14 ha vinto sul velluto in casa dei coetanei del Gemona, volenterosi ma ancora evidentemente inesperti.
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Per la squadra allenata da Riccardo Cittaro e Francesco Barella senz’altro un sabato positivo, ma ovviamente si aspettano test ben più probanti per saggiare le potenzialità della squadra. Anche qui la parola d’ordine deve essere “WIN OR LEARN”. L’unica richiesta che gli si fa è di andare in campo sempre per vincere o quantomeno per imparare.
Per i “cuccioli” del Mini rugby, infine, è sempre “WIN OR LEARN”! Qui il risultato è sempre relativo. Ben più importante è crescere, individualmente e come team (visualizzate gli approfondimenti in merito al resoconto del primo concentramento stagionale a Prosecco in casa del Venjulia Trieste).
Per l’Ufficio Stampa: Piergiorgio Grizzo[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]